La Cassazione Civile, con sentenza n°6933 del 07/04/2015, ha chiarito che se un dipendente sostiene la dipendenza di una infermità da un infortunio occorso mentre prestava servizio, ha l’onere di provare i fatti costitutivi del diritto e deve dimostrare che tale infortunio sia riconducibile alle mansioni svolte durante le sue ore lavorative.
In assenza di rischio specifico riconducibile alla propria mansione, non si può parlare di presunzioni ipotetiche ma è necessario ci si fondi sul criterio di probabilità.
Nella fattispecie era stata esclusa, dai giudici di merito, la responsabilità del datore di lavoro in merito alla morte di un dipendente, per la puntura di una zecca, in quanto non era stata fornità alcuna prova in merito alla riconducibilità del morso con le mansioni svolte dall’uomo, nemmeno in termini di probabilità.
La prescrizione dei crediti di lavoro decorre sempre dal termine del rapporto
La Corte di Cassazione, con sentenza n. 26246 del 6 settembre 2022, ha stabilito che la prescrizione dei crediti lavorativi decorre dalla conclusione del rapporto