La Cassazione Penale, con sentenza n°45078 del 29/09/2015, ha chiarito che nel corso di un procedimento penale, a carico di un imputato, esso può negare la verità delle dichiarazioni (pur mentendo) che possono nuocere a se stesso.
Il reato di calunnia si realizza nel momento in cui l’imputato, invece di ribadire esclusivamente l’inconsistenza delle accuse a suo carico, coinvolga l’accusatore, di cui conosce la reale innocenza, incolpandolo di altresì fatti in maniera specifica e circostanziata.