La Corte di Cassazione Civile, I Sez., con sentenza n°7614 del 31/03/2020, ha stabilito che l’omessa traduzione del decreto di espulsione nella lingua conosciuta dall’interessato o in quella veicolare, ai sensi dell’art. 13, comma 7, d.lg. n. 286/1998, comporta la nullità del provvedimento di espulsione, salvo che vi sia la prova da parte dell’amministrazione (anche presuntiva) del fatto che la lingua italiana sia conosciuta dal richiedente.
Con la casella PEC è piena l’atto va rinotificato.
La Corte di cassazione, con ordinanza n. 2193 del 24 gennaio 2023, ha stabilito sulla questione del perfezionamento della notifica a mezzo PEC che nel